[Atti 20:17- 22:30]
Chi è confuso vive una visione distorta della vita: pensa di fare il bene e fa il male.
I cristiani che credono e combattono hanno la rivelazione e portano il Regno. I restanti, quelli che marginalizzano Gesù Cristo, pur rimanendo cristiani, non hanno alcuna utilità come tali.
Chi sceglie di essere schiavo di Cristo, cioè di fare la sua e non la propria volontà, affronterà delle tribolazioni ma riceverà la remunerazione. Non siamo pavidi, fingendo di servire Dio e servendo nei fatti i nostri interessi: le tribolazioni di chi diserta la battaglia di Cristo, non produrranno la sua benedizione. Se, disertando, ci siamo scontrati con tali problemi, pentiamoci e torniamo a combattere.
Chi serve tutti, sarà servito da Dio anche attraverso i fratelli. Abominevole è farsi servire, con pretesti cristiani, in vista dei propri interessi.
Paolo accetta, dopo averlo contestato in precedenza, il consiglio dei sommi apostoli di non contrastare con troppa fermezza i costumi radicati negli uomini, come alcuni elementi della Legge nei Giudei. Misericordia, non oltranzismo.