[Ro 6:1]
Come affrontare il tema del peccato?
Dio ha dato la Legge perché conoscessimo il bene ed il male. Il peccato è andare fuori dai limiti di Dio, non un'invenzione religiosa ma qualcosa che produce la morte.
Battezzandoci moriamo al vecchio uomo ed il nostro riferimento non è la Legge ma è Gesù Cristo, a cui dobbiamo tendere. Tuttavia il peccato ed i suoi effetti continuano a toccare chi lo connette.
[1 Cor 7]
Compito dei cristiani è trovare soluzioni di salvezza per noi e per gli altri. Per chi si consacra totalmente a Dio, tanto da non avere desideri sessuali, è bene non sposarsi.
Ma per tutti gli altri, per chi arde, è fondamentale sposarsi e mantenere nei confronti del coniuge il dovere coniugale.
Il padre, salvo casi estremi, consiglia sempre di mantenere il vincolo coniugale, o se si separano non si risposi o. Ma se questi disobbediscono e non sono in grado di contenersi, per porre un argine al loro peccato, il padre può decidere di risposarli.
[1 cor 6:1]
L'ultimo del Regno è più sapiente di quelli del mondo, non facciamoci giudicare e condurre da chi non ha lo Spirito di Dio.
Chi pecca, pur entrando nel Regno, non avrà l'eredità del Regno, perché peccando portano dentro di sé l'inferno.
Molti peccati, non solo adulterio e fornicazione ci provano, non della vita eterna se non rinneghiamo Dio, ma della remunerazione di Dio.
Se fornichiamo, uniamo le nostre membra, che sono membra di Cristo, ad una meretrice.